Mettiamola così. Il Rubygate non è grave perché ci sono di mezzo delle prostitute. Di per sé chi esercita la professione più antica del mondo non commette - a mio modo di vedere - alcun reato. Tutte coloro che liberamente, senza alcuna induzione né ricatto iniziano il meretricio debbono essere libere di farlo. Il punto reale della questione è che chi fa la puttana di B. oggi può agevolmente ottenere una poltrona in politica. La Minetti che in un'intercettazione dice che dopo 6 mesi alla Regione Lombardia è pronta per seguire le orme di Mara Carfagna e finire in Parlamento: questo è il problema. Il guaio è che un uomo potente e ricco possa distruggere qualsiasi gerarchia basata sui meriti per favorire le sue amichette. Seguendo questa inaccettabile logica del do ut des (denaro/sesso) si compie la peggiore nefandezze. Il nocciolo è qui. Poi bisogna aggiungere la questione morale. Perché al di là di tutto oggi è chiaro che B. abbia mentito al suo popolo: perché ha pagato donne per avere favori di un certo tipo e perché - diciamolo - andare a puttane non è una cosa molto onorevole. Lo fanno in tanti, verissimo, ma non è una cosa che si conviene. Specie se si ricopre un ruolo pubblico e istituzionale. A chi piacerebbe sentirsi dire tua madre/sorella/figlia è una puttana? E' da moralisti dire che questa situazione fa schifo?
al.ba.