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mercoledì 6 luglio 2011

Sarebbe bello riaverlo?

Aspettiamo. Aspettiamo che si pronuncino. Aspettiamo che chi deve difendersi si possa difendere. E chi deve attaccare possa attaccare. Ho sempre sostenuto, e sostengo tutt'ora, che se l'Inter ha sbagliato deve pagare. Ma fatico a paragonare il ruolo di Moggi a quello di Facchetti. Senza voler togliere nulla a quella Juve 2006, credo che riassegnare lo scudetto ai bianconeri, così come auspica Buffon, sia una colossale bestemmia. Se l'Inter avrà delle colpe è giusto pretendere che paghi. Ma nessuno osi giustificare la condotta di Moggi. Che ha infangato non solo il prestigioso nome della Juventus, ma quello dell'intero calcio italiano.
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sabato 25 giugno 2011

Caro Pres, dagli fiducia

Siccome sono un tifoso vero comincio subito col dare il benvenuto al nuovo mister, Giampiero Gasperini. Ammetto che il suo Genoa mi piacesse molto, ma ammetto altrettanto che non è lui l'uomo più giusto per la mia squadra. Per la seconda estate consecutiva Moratti ha dovuto fare di necessità virtù, accaparrandosi non una prima scelta, ma quel che passa il convento. Gasperini, a detta di tutti, è un ottimo allenatore: tatticamente preparato, ama insegnare calcio ai suoi discepoli. Siamo alle solite: sicuri che sia necessario insegnare a giocare a calcio a uno come Samuel Eto'o o Wesley Snejder? A certi livelli bisogna essere più psicologi che insegnanti, più gestori di risorse umane che allenatori. Diciamo che almeno la sua gavetta l'ha fatta e i suoi buoni risultati li ha anche ottenuti. Diciamo che al Milan, che l'anno scorso puntò sul mister (appena esonerato) del Cagliari, non è andata male. Diciamo però anche che si interrompe quel filo conduttore che aveva contraddistinto le scelte di Moratti nello scegliere il nocchiero. Da Mancini, passando per Mou, fino a Leo, si vedeva quel nonsoché di simile, sin dall'aspetto esteriore. Benitez, assai diverso, non aveva fatto breccia nel cuore del patron. Così in molti dei cuori dei tifosi nerazzurri. Ecco perché la scelta più logica sarebbe stato Vilas Boas. In ogni caso, caro Pres: ora non commettere lo stesso errore commesso col cura. Diamo fiducia a Gasperini e dimostriamoglielo seguendo durante il mercato estivo le sue indicazioni. Chissà che non ci si tolgano altre soddisfazioni.
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venerdì 24 giugno 2011

La qualità, a volte, paga

Sono molto contento perché un mio carissimo amico ha superato brillantemente l'esame scritto per diventare avvocato. E lo ha fatto prendendo il massimo dei voti. Finalmente, dico io. Perché molte persone, ricche di qualità e capacità, hanno dovuto subire le peggiori angherie ed umiliazioni. Gente capace costretta a prostrarsi, senza avere gratificazioni di alcun tipo, tanto meno economiche. Però a volte (per fortuna!) la qualità prevale. E se uno è bravo e capace, alla fine è giusto che prevalga sulla mediocrità così largamente diffusa. Un altro caro amico se ne sta per andare a fare un master negli USA. Carissimo, molto selettivo all'ingresso, prestigioso. Ce l'ha fatta e parte a settembre prossimo. Sono contento. La qualità, questa volta, ha pagato.
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domenica 19 giugno 2011

Perché no?

Mi domando quale sia il problema se la Lega rivendica qualche ministero al Nord. Mi domando perché non dovrebbe andar bene una mossa del genere. Che ne so, il ministero dell'economia a Milano, quello dei beni culturali a Firenze, quello del turismo a Rimini. Per esempio. Diversificare le zone di potere, creando nuovi indotti anche altrove. Ancora una volta credo che la Lega abbia delle sacrosante ragioni nel sostenere ciò che sostiene. Il problema è la forma. Ho ascoltato il discorso di Bossi a Pontida e devo riconoscere che la scena sembrava comica. Il Senatùr ha avuto un gravissimo problema di salute: oggi, quando parla, si fatica a comprendere ciò che dice. Non gliene facciamo una colpa, sia ben chiaro, ma è paradossale che ci si debba mettere ad ascoltare il leader del secondo partito di maggioranza senza riuscire a cogliere il significato delle sue parole. Quest'uomo ha l'enorme merito di aver creato un movimento che oggi ha seguito anche in regioni impensabili fino a pochi anni fa (per il raduno di Pontida sono partiti pullman dalle Marche, l'Umbria e la Toscana...), ma ritengo che per togliere lui dall'imbarazzo e per facilitare il dialogo sia necessario sostituirlo sul palco. Sentirlo per qualche sprazzo ed ascoltare i commenti a seguito del suo intervento di Mentana e dei suoi ospiti è stato davvero paradossale. Resto dell'idea che alcune delle proposte leghiste meritino di essere approfondite. Ma resto altresì convinto che attraverso la forma passi anche la sostanza. E qui, francamente, c'è da lavorare parecchio.
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domenica 12 giugno 2011

Michele Serra

Prendo in prestito l'intera Amaca dell'immenso Michele Serra. Buona lettura.
La sortita dell'amministratore delegato di Sky Italia, che minaccia di far saltare i diritti tv (centinaia di milioni di Euro) se il calcio italiano non fa pulizia al suo interno, è sacrosanta non solo dal punto di vista morale, ma anche sotto il profilo economico. I prodotti adulterati (tale appare, in questo momento, il calcio) rischiano di non valere più niente salvo che per la cerchia ristretta di chi li adultera speculandoci sopra. La domanda, più in esteso, è: quanto costa agli italiani in termini di mancato sviluppo, di danno economico, di depressione del mercato, la disonestà? Quanto ci costano i furbi, gli imbroglioni, gli evasori fiscali, i mafiosi, i camorristi, quelli che su piccola o su grande scala scardinano il sistema delle regole per ingoiare un profitto illecito? Quanti industriali non hanno investito al sud per paura del pizzo? Quanti biglietti in meno vengono venduti negli stadi a causa della disgustosa violenza delle curve e da domani, magari, perché il risultato della partita è meno credibile? Le leggi e le regole non solo sono giuste, sono convenienti. Rispettarle, alla lunga, produce maggior benessere e meglio distribuito. Tra noi italiani questo concetto - che è pragmatico prima che etico - fatica ad imporsi. Non per caso l'amministratore delegato di Sky Italia si chiama Tom Mockridge.
Grazie di esistere Michele.
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sabato 11 giugno 2011

Referendum

Anche se molti si sono lamentati del contrario, bisogna riconoscere che di questo referendum se n'è parlato a sufficienza. Credo che si raggiungerà il quorum. Se non sarà così vorrà dire che il popolo ha scelto di non votare non perché disinformato, ma con cognizione di causa. Ciò che invece a parer mio è mancato è stato un confronto sereno sui contenuti referendari. Mi spiego. E' passata la logica secondo la quale se voti SI vai contro il governo, se voti NO, o meglio se non vai a votare, lo appoggi. Bisogna fare un distinguo. Soprattutto perché i quesiti sono molto disomogenei fra di loro. Non credo abbia senso votare per partito preso. Ultima considerazione. Il governo avrebbe appoggiato il nucleare. Si può essere o meno favorevoli alla cosa. Noi, pur non avendo centrali in Italia, adoperiamo energia nucleare proveniente da Francia e Svizzera. Bocciare il nucleare (che mi pare il più sentito fra tutti i temi) non significa eliminarlo concretamente. Il problema vero è che attualmente non esistono alternative valide. E nessuno ne ha proposte. Ciononostante, proprio perché viviamo in Italia, non possiamo permetterci il rischio di un disastro nucleare. Io voterò contro non perché consideri questo sistema completamente sbagliato, ma perché temo che possa esser fatto un lavoro all'italiana, con appalti alla mafia e compagnia. Insomma non mi riesco a fidare di chi ci amministra. E questa, fra tutte, è la cosa più triste.
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martedì 31 maggio 2011

Ma il Pd non ha (ancora) vinto

Il day after c'è già chi dice che il vento è cambiato. Che tutto sarà diverso, che Berlusconi è al capolinea. Tra questi ci sono anche molti esponenti del Pd. Attenzione, signori. Il Pd non ha affatto vinto. Diciamo che per la prima volta da che esiste si è trovato al posto giusto nel momento giusto. E ha potuto approfittare della debacle dei propri avversari. Ma questo movimento, che nacque per diventare la voce democratica della sinistra, ancora non è autonomo. Anzi, l'affermazione di Grillo, che al primo turno ha rosicchiato voti a destra e a manca, ci dice una cosa molto precisa: la gente è insoddisfatta e manifesta il proprio malumore dando appoggio a chi non rappresenta la Politica con la P maiuscola. E in più non possiamo non notare che i due grandi successi elettorali di Milano e Napoli sono figli di candidati di sinistra, ma che non appartengono al Pd. Insomma, va bene la sconfitta altrui, ma siamo sicuri che il Pd, da solo, sia in grado di diventare la maggioranza di questo paese? No, nella maniera più assoluta. Se si votasse domani, per vincere dovrebbe allearsi con Idv, Sel e sinistra più estrema. Avrebbe bisogno insomma di una maggioranza allargata. Un'evidente contraddizione, se pensiamo che il Pd nacque proprio con l'intento di riunire sotto un'unica bandiera i moderati di sinistra, dopo la caduta del governo Prodi che una maggioranza allargata non fu capace di gestirla. Cautela dunque. L'avversario è alle corde, ma non ancora ko.
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lunedì 30 maggio 2011

Ha perso!

Ha perso lui. In maniera netta, inequivocabile, incontrovertibile. La sconfitta - pesantissima - sarebbe anche potuta passare in sordina se alla vigilia di questo voto non avesse fatto il suo solito teatrino. Se le comunali fossero state viste semplicemente come tali, anziché venire trasformate in un voto al Governo. Ha voluto lo scontro, come tante volte in passato, smargiasso e sicuro di farcela ancora una volta. Si è preso una batosta clamorosa. Non soltanto nei numeri, ma anche perché a vincere sono stati i suoi più acerrimi rivali. A Milano Donna Letizia è stata letteralmente spazzata via da Pisapia, che di professione fa l'avvocato e che fra i suoi assistiti annovera un certo De Benedetti. A Napoli il successo è stato ancora più schiacciante e a sgretolare il candidato Pdl ci ha pensato addirittura un magistrato, De Magistris. Una roba che il povero Silvio non può proprio accettare. Più che una vittoria del Pd, questa è stata una sconfitta totale del centrodestra. E quindi una sconfitta totale di Berlusconi e del berlusconismo. Non servirà a levarcelo dai piedi, ne sono convinto, ma un messaggio forte e chiaro è stato lanciato. Il Pd ha vinto anche nella mia città. Di nuovo. Sono 60 anni che siamo amministrati (spesso male) dalla sinistra. Visto che il vento è cambiato, sarebbe stato interessante assistere a qualcosa di nuovo anche da noi.
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sabato 28 maggio 2011

Politica degli sprechi

Mi domando quanto sia costata la due giorni elettorale del 15 e 16 e maggio. E mi domando quanto possa costare quella che inizierà domani. Poi, fra due settimane, ce ne sarà un'altra, in occasione del referendum. Non credo ci voglia un genio per capire che in questo modo si sperpera denaro pubblico. E non siamo proprio nelle condizioni di potercelo permettere. Dico io: a cosa servono i ballottaggi? Non sarebbe più intelligente stabilire che a vincere la tornata elettorale sarà il candidato cui sia andata la maggioranza relativa? E i referendum: non si poteva votare contestualmente alle comunali e provinciali? E ancora: perché votare in due giorni? Domenica e lunedì mattina: non ha senso. Un giorno dalle 8 alle 22, è più che sufficiente. E poi via i quorum: va a votare chi vuole. A tutti è data la possibilità e ognuno secondo coscienza decide se partecipare o meno. Mi sembra assurdo indire referendum, spendere fiumi di danaro per l'organizzazione, per poi annullare tutto perché in pochi sono andati alle urne. La politica degli sprechi parte proprio da qui.
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domenica 22 maggio 2011

Prepariamoci

Scrive oggi nella sua Amaca Michele Serra. Oggi che i ragazzi hanno tutte le libertà possibili, e perfino qualcuna di troppo, è venuta meno quella più strutturale: la libertà di guadagnarsi sul campo l'autonomia, un'uscita di casa dignitosa. Siamo seduti (da anni) su una polveriera sociale e facciamo finta di niente. Finché qualche corteo o mobilitazione, come in Spagna, o a Roma qualche mese fa, non ci costringe a vedere le cose come sono. (...) Allora ci ribellavamo per la libertà sessuale, oggi si ribellano perché vogliono la libertà economica. Non è obbligatorio aver letto Marx per sapere che, come scintilla di una rivoluzione, è molto più divampante questa. Prepariamoci. Adoro Serra perché ha il dono di fotografare in poche righe situazioni della quotidianità. Anche io, come lui, credo che siamo alle soglie di una enorme rivoluzione. E me la auguro pure. El pueblo unido jamàs serà vencido.
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sabato 21 maggio 2011

Impostazioni

E poi dicono che non esiste il conflitto di interessi. Lo show di Berlusconi che attacca Pisapia a supporto di Donna Letizia è andato in onda su quasi tutti i canali televisvi in chiaro. All'appello ne mancano un paio: il Tg3 e quello di La7. Sono un grande appassionato di La7, anche se non ho mai avuto troppa simpatia per il direttore, Enrico Mentana. Il suo telegiornale però, è un raro esempio di giornalismo. Si parla di notizie. Sempre. Niente animaletti intrappolati, niente cotti né mangiati. Si parla di attualità, politica, cronaca. Si fa, in una parola, informazione. E la si fa esponendosi, sbilanciandosi, dando un orientamento ben preciso. Così dev'essere. Bisogna essere liberi di informare e liberi di avere una propria opinione. Ora, ripensando al vecchio Tg5 di Mentana, viene da domandarsi come mai le impostazioni dei due telegiornali siano così differenti. Non sarà che se sei a libro a paga del primo ministro è tutto un po' più complicato?
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mercoledì 18 maggio 2011

Il vero vincitore

Nessuno ne parla. Ma il dato più incredibile di queste elezioni è uno e uno soltanto: il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, professione comico, è la più grande novità. Altro che Terzo Polo! A Rimini, il candidato dei grillini ha fatto incetta di voti, piazzandosi al terzo posto, dietro ai due grandi favoriti della vigilia. Con la differenza (di non poco conto) che a Grillo&soci è stato quasi precluso il palinsesto televisivo. Apparte Annozero, dove di tanto in tanto è apparso in qualche video-intervista, nessuno ha mosso un dito affinché si desse spazio a questo enorme movimento. E' una vittoria ancora più clamorosa. La chiamano antipolitica in molti. In parte forse lo sarà anche. Ma mi pare che dietro questo voto di protesta si nasconda un malcontento diffuso e bipartisan. I giovani si stanno stancando. Qualcosa forse cambierà. I risultati di Grillo, il vero vincitore delle elezioni, mi hanno messo il buon umore.
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giovedì 5 maggio 2011

Ciao Nonna

Sono passati già dieci anni. Spero che tu stia bene. Mi manchi. Ciao Nonna!
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martedì 3 maggio 2011

Criteri d'assegnazione

La prima cosa che ho pensato quando è apparso il messaggio di Obama (con la b) che annunciava al mondo la morte di Osama (con la s) è stata Finalmente! Il secondo ed immediatamente successivo pensiero è stato invece Ma non aveva vinto il Nobel per la Pace? Il presidente Usa, premiato con il prestigioso e ambito riconoscimento, spiegava in mondodiffusione che l'operazione militare è stata compiuta con precisione e coraggio dalle truppe americane e che lui è stato l'artefice del buon esito dell'azione, avendola autorizzata in prima persona (ovviamente). Premesso, anzi ribadito, che la scomparsa di Bin laden è una bella notizia, viene da chiedersi quali siano i criteri per l'assegnazione del Nobel per la pace. Meno male che non esiste quello della guerra...
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sabato 30 aprile 2011

Royal boolshit

Capisco che i media debbano andare là dove si scatena l'interesse della gente. Capisco la gente che invidia William e Kate, perché, diciamocelo, i due sposini se la passeranno bene. Capisco (li capisco davvero?) gli inglesi che si emozionano perché il futuro erede al trono si sposa. Ma poi smetto di capire. Chissenefrega di questa royal wedding? Com'è possibile che su qualsiasi canale, sito web, giornale da giorni a questa non si parli che di questo matrimonio? Leggevo l'articolo di un giornalista di Repubblica che dice sostanzialmente Non so perché ci si stupisca tanto del fatto che si continui a parlare di questo evento: se la cosa suscita interesse i giornali hanno il dovere di informare. Giusto. Premesso che non comprendo come tale avvenimento possa suscitare tutta questa curiosità, mi domando se sia giusto bombardare di royal garbage anche colui al quale non frega niente. Tipo me, ad esempio. E non è nemmeno valida la frase Cambia canale se non ti interessa, perché sull'altro canale, cambia il cronista o il commentatore, ma non le immagini. Come direbbe qualcuno a me molto caro: por qué debbo sopportare 'sta robaccia?

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venerdì 29 aprile 2011

Ci provo!

Bravo Luigi, provaci. Ogni tanto capita di leggere qualche buona notizia sul giornale. Non ci sono molti commenti da fare su una vicenda come questa, ma mi è parso bello e opportuno condividerla.
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martedì 26 aprile 2011

Nomi

Quando l'altro giorno Robinho, centravanti del Milan, ha segnato il gol della vittoria contro il Brescia, seguendo un copione ormai noto dei calciatori, ha esultato con il gesto della "culla". Totti si mette il pollice in bocca, Kakà s'infila la palla sotto la maglia e si fa venire il pancione, Binho finge di dondolare fra le sue braccia un bimbo. Il perché è presto detto: sta per nascere Gianluca. Mi sono interrogato: ma è mai possibile che possa esistere un Gianluca Robinho? Il figlio di un brasiliano si potrà chiamare Rodrigo, Felipe, Ricardo, non Gianluca (o Luca, come il primogenito di Kakà)! Poi penso a Tobias Del Piero, Chanel Totti e Christopher (meravigliosa doppia h) Cassano e tutto torna. Bisogna essere estrosi sempre. Dentro e fuori dal campo. Giuseppe Cassano, per esempio, non va bene: molto meglio Christopher! Per un brasiliano Gianluca dev'essere una figata assurda. Sarò antico o tradizionalista, ma questa moda esterofila per me è una vera cazzata.
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venerdì 22 aprile 2011

Quant'è facile fare il Papa

Oggi ho sentito per radio che il pontefice avrebbe risposto ad una intervista esclusiva in onda su Rai1, nella quale le domande provenivano direttamente dai fedeli. Insomma il Papa, il tramite tra noi e il Grande Capo, ci spiega un po' come funziona.
Il primo intervento è stato di una bimba giapponese di 7 anni. Ho paura, sono molto spaventata da quanto accaduto al mio Paese: com'è possibile che sia successo tutto ciò? Risposta. Qvelo che è sucesso in Ciappone è un'enorme tracedia e anche io sono molto spafentato. Un ciorno le persone colpite dal terremoto e dallo tsunami, anche i pampini, capiranno che qvesta soferenza non era fuota, non era infano, ma che dietro di essa c'è un procetto puono, un procetto ti amore. Bah!
E ancora. Mio figlio è in coma vegetativo da due anni, dove si trova la sua anima?
Rispostone. Il corpo umano è come una chitara. Ora suo figlio è come se fose senza corte e non può più suonare, ma la sua anima è presente.
Per rispondere così, andavo bene anche io. Complimenti per la trasmissione.
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giovedì 21 aprile 2011

Voto Renzi (quello toscano!)

Martedì sera Giovanni Floris ha spento 300 candeline. Trecento puntate del suo programma Ballarò, che guardo sempre con interesse soprattutto nella sua parte introduttiva. Dopo una puntata sui soliti temi, sui quali non voglio nemmeno soffermarmi, è stato proposto un filmato illustrativo, con una carrellata di ospiti dall'inizio del programma ai giorni nostri. Era il 2002. Nove anni fa. E' incredibile constatare che su quelle sedie, su quel palco, in quel teatro, ci siano sempre le stesse facce. Qualche capello bianco in più, o qualcheduno in meno, ma a parlare sono i soliti noti. Allora quando leggo che Montezemolo vuole scendere in campo (quest'espressione mi spaventa un po'...), penso che davvero siamo irrecuperabili. Con tutto il rispetto, credo che un 65enne che si affaccia in politica per cambiare le sorti del Paese sia quasi una bestemmia. Cazzo, ma non c'è nessun altro? Ma come si fa? Per questo vorrei vedere il PD che propone la candidatura di Renzi (quello toscano, sia chiaro). O di una donna, magari giovane, come nuovo leader. E dirò di più: l'idea Alfano, lanciata e poi (ovviamente) smentita dal premier, la trovo azzeccata perché in linea con gli standard europei. Poi si potrà essere o meno d'accordo sulle idee, ma la nuova classe dirigente non può avere più di 60 anni!
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mercoledì 20 aprile 2011

Un briciolo di coerenza

E adesso qualcuno mi spieghi perché il povero Lassini se n'è dovuto andare. Mi dicano perché questa volta ha esagerato, quando uno sbaglia è giusto lasciare, il suo gesto è stato condannato da tutti: era inevitabile che si facesse da parte. Voglio dire: Lassini ha scritto una serie di idiozie sui suoi manifesti di campagna elettorale e fin qui siamo tutti d'accordo. Il problema è che il povero Lass ha semplicemente riportato il pensiero del suo partito. Chi è stato a parlare di magistratura politicizzata e brigatisti nelle procure? Berlusconi. E come mai quando il grande capo urla in tv le sue ignobili sciocchezze nessuno dei benpensanti del Pdl si indigna e chiede che si faccia da parte? La Moratti ha dato addirittura l'aut-aut: O lui o me, ha detto. Ieri Lupi giudicava inaccettabili queste provocazioni. Il Pdl è veramente un ammasso informe di materia organica. Meno male che Silvio c'è, cantano. Ovvio. Perché se non ci fosse lui, non esisterebbe neppure il partito. E Silvio, che c'è ma non parla, ha lasciato intendere che se fosse stato per lui Lassini sarebbe dovuto restare. Che si mettano d'accordo. Non chiediamo molto: solo un briciolo di coerenza.
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martedì 15 marzo 2011

A favore o contro?

Si concludeva così, con una domanda, lo spot sull'energia nucleare: E tu sei a favore o contro l'energia nucleare? O non hai ancora una posizione? Premetto che, benché questa pubblicità mi avesse colpito, non mi sono mai informato a sufficienza sull'argomento. Ora, soprattutto a seguito delle drammatiche vicende nipponiche, una considerazione sorge spontanea. Se non ce l'hanno fatta loro, impeccabili, esperti, tecnologicamente all'avanguardia, a gestire un'emergenza come questa, come pensiamo di poterlo fare noi? E' fondamentale essere consci dei propri limiti. I sistemi di sicurezza giapponesi sono stra efficienti, una roba che noi ce la sogniamo. Consideriamo poi che il sisma è stato di una forza pari a 300.000 volte quello che ha squassato l'Aquila (che ancora, dopo due anni, è una città fantasma). Ora fingiamo che ci fosse per un attimo una centrale nucleare in quella zona e proviamo a trarne le conseguenze. Disastro. In Italia siamo artisti, abbiamo il sole e il vento: buttiamoci su qualche energia alternativa meno rischiosa, eh?
al.ba.

giovedì 10 marzo 2011

Effe Esse

Chiedo scusa ai miei venticinque lettori per la prolungata assenza. Rompo il digiuno per commentare di nuovo lo sdegno che mi suscitano le FS. Ferrovie dello Stato le chiamano. Ma sarebbe più calzante Fuori Servizio, Fuoco Subito o Fatemi Scendere. Da oggi mi sono ripromesso: mai più su un treno se non strettamente necessario. Preferisco spendere qualche euro in più e avere la comodità della macchina, che non dare un cent ancora a questi pezzenti. Puzzano. I vagoni puzzano e sono di uno sporco inaccettabile. Gente che appoggia le scarpe sui sedili, corridoi ridotti a veri e propri letamai, nessun controllo su chi entra e chi esce, regolari ritardi. Tanto che quando ti parte il treno all'ora stabilita quasi non ci credi. Oggi, l'ultima frontiera del disservizio. Sul treno regionale Bologna-Rimini, non soltanto i canonici 40 minuti di delay, ma addirittura l'esperienza del dark trip. Non una luce, una lanterna per leggere nello scompartimento. E tutto il viaggio l'abbiamo fatto così, con gente accalcata alla meno peggio che non sapeva dove mettere i piedi perché...non si vedeva! Bisognerebbe chiedere il rimborso. O forse non fare mai più il biglietto. E al primo controllore che osa fare una multa ricordare solo parte degli indicibili disservizi cui sono sottoposti gli utenti. Qualche tempo fa, chiesi il cambio di un ticket, per partire con due giorni di anticipo rispetto alla prenotazione effettuata Ci spiace ma con questa tariffa il biglietto non può essere cambiato. Ah non può essere cambiato? Ma può essere cambiato il mezzo di trasporto. Ciao ciao Ciuf Ciuf. FS: FANCULO STRONZI.
al.ba.

martedì 15 febbraio 2011

Erika, idonea

Di bell'aspetto, una condanna per omicidio alle spalle e una laurea cum laude in filosofia. Non c'è che dire: Erika di Erika&Omar ha tutto per sfondare. Il profilo ideale per occupare un prestigioso scranno. Non le resta che bazzicare gli ambienti giusti e poi tutto verrà da sé.
al.ba.

martedì 8 febbraio 2011

Dall'Olgettina al Pirellone

Al tg di La7 di ieri ho sentito che il PDL è in rimonta. Dopo qualche giornata in ribasso, il Popolo Azzurro sta recuperando terreno, riguadagna consensi e fa registrare un +1%. Col Carroccio si attesta al 42-43%. Tradotto, significa che se si votasse oggi vincerebbe ancora la destra. A questo punto andiamo avanti così fino a fine legislatura. Altri 5 anni (da oggi) con S., proprio non li reggerei. Sempre ieri Franceschini ha detto Riuniremo tutte le forze antagoniste di B. per scalzarlo, rinnegando nei fatti il progetto PD. Che nacque proprio dopo la fallimentare coalizione del 2006 (da Mastella a Bertinotti) con un obiettivo chiaro: d'ora in poi correremo da soli.
Nel frattempo la Minetti, dopo i suoi trascorsi all'Olgettina, ha ripreso posto al Pirellone.
In Italia, funziona così.
al.ba.

mercoledì 2 febbraio 2011

Riflessioni notturne

1) Quando S.B. scese in campo, Ruby aveva un anno e mezzo.
2) S.B. a Nicole Minetti. Vai tu a prendere Ruby in questura: ti presenti bene e sei incensurata. Di solito si dice Vai tu che sei di strada; Vai tu che abiti in zona. Non Vai tu perché sei incensurata. Che ingenuità.
al.ba.

martedì 1 febbraio 2011

Showbiz

Tratto da Quotidiano.net.
Silvio Berlusconi voleva Sara Tommasi candidata all’Europarlamento. A riferirlo è la stessa showgirl, che oggi è intervenuta telefonicamente al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’.
“Nel 2009, tramite amici ternani, deputati tra le file del Pdl - ha detto Sara Tommasi - ero stata presentata a Berlusconi”, che, essendo la ragazza “laureata in università prestigiosa come la Bocconi”, le avrebbe proposto l’Europarlamento. E perché non ha accettato? “Io sono una showgirl, voglio fare l’attrice”, ha spiegato la Tommasi, che ha aggiunto: “Al Premier dissi: ‘no presidente, io voglio assolutamente far carriera o nel giornalismo o nel cinema’”. E oggi come ricorda quella possibilità? “Rimpiango l’occasione, non ho colto l’opportunità offerta dal Cavaliere. Ma io voglio fare showbiz”. La soubrette ha poi negato quanto sembrava emergere dalle intercettazioni pubblicate oggi da molti quotidiani, secondo le quali lei il 25 aprile scorso sarebbe stata ad Arcore. “E’ una grandissima balla, io non sono mai andata”, afferma. Quel giorno lì c’era anche Vladimir Putin..., gli chiedono. “Preferisco tutta la vita lui a Berlusconi: è più giovane, ha più soldi”. Eppure la cella del suo telefonino è stata individuata lì nel giorno della Liberazione. Il suo cellulare non sarà mica andato da solo ad Arcore, no? “Me l’hanno rubato tre volte nel giro di un mese: tassisti, camorristi, scippatori in metropolitana...”. Nelle intercettazioni risultano suoi sms affettuosi a Berlusconi. “Il mio telefono è stato oggetto di ‘sequestri’. A me sono successe cose pazzesche”, afferma Sara Tommasi. Per esempio? “Mi hanno rubato la macchina e, per un po’, ho girato in taxi. Il telefono l’ho dimenticato un secondo in macchina e da lì...” Da lì cosa? “Penso che un intermediario all’interno del taxi abbia preso il telefono, abbia visto un po’ di numeri e abbia iniziato a mandare a caso un po’ di cose”.

venerdì 28 gennaio 2011

Moralisti

Mettiamola così. Il Rubygate non è grave perché ci sono di mezzo delle prostitute. Di per sé chi esercita la professione più antica del mondo non commette - a mio modo di vedere - alcun reato. Tutte coloro che liberamente, senza alcuna induzione né ricatto iniziano il meretricio debbono essere libere di farlo. Il punto reale della questione è che chi fa la puttana di B. oggi può agevolmente ottenere una poltrona in politica. La Minetti che in un'intercettazione dice che dopo 6 mesi alla Regione Lombardia è pronta per seguire le orme di Mara Carfagna e finire in Parlamento: questo è il problema. Il guaio è che un uomo potente e ricco possa distruggere qualsiasi gerarchia basata sui meriti per favorire le sue amichette. Seguendo questa inaccettabile logica del do ut des (denaro/sesso) si compie la peggiore nefandezze. Il nocciolo è qui. Poi bisogna aggiungere la questione morale. Perché al di là di tutto oggi è chiaro che B. abbia mentito al suo popolo: perché ha pagato donne per avere favori di un certo tipo e perché - diciamolo - andare a puttane non è una cosa molto onorevole. Lo fanno in tanti, verissimo, ma non è una cosa che si conviene. Specie se si ricopre un ruolo pubblico e istituzionale. A chi piacerebbe sentirsi dire tua madre/sorella/figlia è una puttana? E' da moralisti dire che questa situazione fa schifo?
al.ba.

giovedì 27 gennaio 2011

Sintesi

L'analisi del momento storico che stiamo attraversando può essere sintetizzata in questa semplice frase, di un amico (bolognese) giovane avvocato. Magari avessi un decimo delle tutele degli operai della FIOM che manifestano qua sotto.
C.B. sei un maestro di praticità.
al.ba.

martedì 25 gennaio 2011

Generazione Amici

Non sapevo se ridere o piangere quando ho letto che la nipote del grande Faber parteciperà all'Isola dei Famosi. Le prime immagini della nipotina sono - ovviamente - foto di lei in costume. E' tutta colpa Sua e della sua televisione spazzatura. E' colpa di Amici, dove appaiono trogloditi e analfabeti che ballano e cantano e piangono davanti alle telecamere e agli applausi falsi della platea; colpa del GF; colpa di Uomini e Donne; delle Isole e Fattorie dove va in scena la mediocrità quando va bene (spesso prevale l'idiozia). Magari mi creerò delle inimicizie, ma credo che i concorrenti e la maggioranza degli spettatori di questi "programmi" sia il Popolo Azzurro. Quello che non legge un giornale, che si disinteressa di tutto, che pensa che il successo o un'apparizione televisiva possa essere la svolta. Ed è sempre Lui che ha introdotto questo circolo vizioso fatto di veline, letterine, passaparoline, meteorine e compagnia. Di puttane che passano da un canale all'altro, intervistate come se fossero personaggi di prestigio. Ha rincoglionito una generazione intera (la mia e quelle successive) che oggi non si rende più conto di quale sia il limite. Vediamo mignotte parlare, minorenni che ricattano, esponenti parlamentari che fanno il dito medio durante un telegiornale. Tutto questo non è normale ma sembra che lo sia diventato in questa società deformata. Scrive oggi il giornalista Giorgio Dell'Arti Nella realtà odierna prevale troppo spesso una rappresentazione fasulla dell'esistenza, volta a perseguire un successo basato sull'artificiosità, la scalata furba, il guadagno facile, l'ostentazione e il mercimonio di sé. Il disastro antropologico si compie in qualche modo a danno soprattutto di chi è in formazione. Beh, in effetti con la tv di Berlusconi è ormai cresciuta un'intera generazione di italiani.
al.ba.

lunedì 24 gennaio 2011

Cara Nonna...

Cara Nonna,
ricordo che quando ero piccolo mi insegnasti alcuni principi. Ricordo che se fai il bravo e non racconti le bugie andrai in Paradiso. Sapessi come sono cambiate le cose, nonnina. Oggi non soltanto non serve essere sinceri, ma addirittura se fai la puttana puoi arrivare ovunque vuoi! Ruby Rubacuori (un giorno ti spiegherò bene chi sia) viene addirittura pagata perché le si schiudano le porte del Paradiso. Eh sì. Sarà l'ospite d'onore (?!?) della discoteca riminese (Paradiso, appunto) nel prossimo fine settimana. In uno strano gioco di diminutivi e accrescitivi: madrina della serata sarà un puttanone. Non so come si stia da te, nonna, ma qua siamo messi male.
al.ba.

domenica 23 gennaio 2011

Maggiorenne?

Mi piacerebbe conoscere qualche ragazzo/a della mia età che mi dica in faccia, motivandolo, che vota per Silvio. Che giustifichi la sua scelta e prenda posizione sulle ultime vicende. Sembra che siano scomparsi i fan di Berlusconi. Eppure alle elezioni fece incetta di voti. Mi piacerebbe poi che Silvio mi spiegasse la sua ultima trovata: com'è che all'improvviso si vuol abbassare la soglia della maggiore età? E poi il NYT dice che siamo confusi tra realtà e reality...E' molto peggio di un reality. Molto peggio. Insomma Ruby da sedicenne maggiorata diventerebbe magicamente sedicenne maggiorenne. Abbiamo davvero toccato il fondo.
al.ba.

venerdì 21 gennaio 2011

Santanchè

Ieri sera parlando con i genitori di un amico ho detto Non condivido ciò che dice, ma a me Daniela Santanchè piace per come lo dice. L'ho vista ad Omnibus qualche giorno fa e mi ha convinto. Ieri sera l'ho rivista ad Annozero. Chiedo scusa a tutti per la frase sopra riportata in corsivo.
al.ba.

giovedì 20 gennaio 2011

Adriano Alloni

L'unic dispiasè lè ves andà via prima del Berlusca. Ecco il geniale necrologio con cui ci ha lasciato questo nonno di 80 anni. Che per fortuna sua ieri non ha potuto vedere la puntata di Kalispera, il (non) programma di Alfonso Signorini. Quante sono le puttane del premier? Per quanto tempo dovremo sorbirci questo liquame? Ecco l'ultima stronzata in ordine di tempo. Dalla vecchia baldracca (Signorini) si presenta la nuova zoccola (Ruby). Un'intervista meravigliosa dalla quale emerge la storia della povera marocchina violentata da bambina, con una doppia personalità, costretta a mentire perché la sua vita non le piace e se ne vuole creare una migliore, una parallela. Aggiungiamo a tutto questo la compagna stabile del premier ed ecco che abbiamo il quadro della situazione. Siamo un Paese alla deriva. Se non ci muoviamo noi giovani è la fine. Questa volta bisogna dire basta. Ascoltando i saggi consigli degli anziani, la loro storia e la loro ironia. Se scendiamo in piazza e ci facciamo sentire, Adriano Alloni, dall'alto, ci benedirà.
al.ba.