al.ba. visitors
venerdì 26 novembre 2010
L'orecchino di Nicky
giovedì 25 novembre 2010
Noi, i bamboccioni
mercoledì 24 novembre 2010
Il (vero) Re Leone
martedì 23 novembre 2010
Simply Corrado
domenica 21 novembre 2010
Nostalgia canaglia
venerdì 19 novembre 2010
Colpo di stato
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mercoledì 17 novembre 2010
Faccia a Faccia
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martedì 16 novembre 2010
Scartoffie
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lunedì 15 novembre 2010
Romagna mia
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sabato 13 novembre 2010
Chi lo farà il pane?
giovedì 11 novembre 2010
Precisazioni
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mercoledì 10 novembre 2010
Riforma
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martedì 9 novembre 2010
Regalo di Natale
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lunedì 8 novembre 2010
Google (doesn't) translate
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domenica 7 novembre 2010
Benedetto progressismo
E' arrivato Benedetto XVI e ha santificato la Sagrada Familia. Grande risonanza all'evento, grandi applausi. Bandiere e bandierine, cartelli e striscioni. Evviva. Questo il messaggio lanciato dal pontefice Lo Stato sostenga l'uomo e la donna che si uniscono in matrimonio e formano una famiglia. No all'aborto e auspicio di adeguate misure economiche e sociali affinché la donna possa trovare la sua piena realizzazione in casa e nel lavoro, affinché l'uomo e la donna che si uniscono in matrimonio e formano una famiglia siano decisamente sostenuti dallo Stato, affinché si difenda come sacra e inviolabile la vita dei figli dal momento del loro concepimento. Bellissime parole. Di un uomo (e un'istituzione) che sembra rimasto ancorato al secolo 19. Quando invece siamo già prepotentemente nel 21esimo. Niente gay, niente adozioni, niente preservativi, niente aborto: al passo coi tempi, insomma! Credo che il Papa sia libero di dire ciò che vuole. Ma credo altrettanto che i Governi non debbano minimamente ascoltare le sue direttive. Se la Spagna (Paese cattolico quanto e più del nostro) ha adottato certe misure sociali al Papa non deve interessare. Piuttosto è incredibile che da noi questioni socialmente importanti siano subordinate a lodi, lodini e intercettazioni. Fa altresì specie, che la gran parte dei nostri politici che si dichiarano cattolici ferventi, credenti&praticanti abbiano svariati matrimoni alle spalle e condotte di vita non esattamente in linea a certi principi...E dire che Silvio, poco tempo fa, ebbe la faccia tosta di chiedere come mai ai divorziati non fosse permesso prendere l'ostia. In fondo lui se la meriterebbe.
venerdì 5 novembre 2010
Escort e mignotte
Dal blog di Marco Bracconi (Repubblica). Riporto fedelmente. E sottoscrivo (altrettanto fedelmente). Un buon governo, nel terzo millennio, non si muove ideologicamente. Non va per titoli, e non butta l’acqua sporca con il bambino. Sa distinguere. Sa che ci sono negri e persone di colore, per esempio, e che i primi vanno stipati nei Cpa mentre i secondi vanno tirati fuori in qualche modo dalle questure. Non solo. Questo moderno governo, che non fa di tutta l’erba un fascio, sa che ci sono omosessuali e froci, e allora questi li sfotte nei motoshow e quegli altri li piazza alla direzione di Chi. Se si vuole un’altra prova di questo talento nel cogliere le sottili differenze della contemporaneità basta ascoltare le parole pronunciate oggi da Berlusconi e Maroni. L’annunciato giro di vite sulla prostituzione è la dimostrazione che ci sono prostitute e prostitute. Quelle che battono per strada, che vanno cacciate col foglio di via, e quelle in tubino nero che invece si invitano a cena per fare il coretto sulle canzoni di Apicella. Quelle si chiamano mignotte, queste escort. Non è certo colpa di Berlusconi se la lingua italiana, dai tempi di Dante, è tanto ricca da avere almeno due nomi per dire la stessa identica cosa.
giovedì 4 novembre 2010
Nel nome del Padre
martedì 2 novembre 2010
Pasta in bianco
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