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mercoledì 30 giugno 2010

Una città in declino

Sul giornale di oggi ho letto che la società di calcio del Rimini non si iscriverà al prossimo campionato. La città - si legge nella nota dell'ormai ex società - non ha manifestato interesse. Nessun acquirente nuovo, cala il sipario. Peccato. Non tanto per la squadra in sé (non c'è mai stata grande tradizione calcistica da queste parti) quanto per il disinteresse dei riminesi per la propria città. Una città brutta, trascurata, con cittadini approssimativi e confusionari. Confesso di sentirmi anche io un po' così. E forse questa città ha influenzato il mio modo di essere. Ma tant'è. Una volta era la meta turistica per eccellenza, oggi ci sono spiagge vuote, locali fatiscenti, strade indecenti, un casello autostradale che fa venire i brividi. Dal nostro aereoporto (internazionale) partono pochissimi voli. La gente di queste parti è sempre stata molto concreta, ma ora abbiamo perso lo smalto. Non c'è più nulla per cui ci distinuguiamo dagli altri. E la cosa che mi infastidisce di più è che molti non se ne accorgono e credono di vivere nel posto più bello del mondo. Purtroppo, non è così.
al.ba.

martedì 29 giugno 2010

Disfunzioni accademiche

Ma come funziona bene la nostra università. Sentite qua. Una ragazza finisce gli esami, è al settimo cielo e si fionda presso la segreteria della sua facoltà per capire dinamiche e tempi per chiudere la pratica. Domanda 1. Da che punteggio parto? Risposta. Lo calcola il computer. In realtà per calcolare il punteggio di partenza è sufficiente fare la cd. media ponderata, dove il voto di ogni singolo esame viene soppesato in base al numero dei crediti dell'esame stesso. In teoria (la pratica spesso smentisce questo aspetto logico) più difficile è l'esame e maggiore sarà il numero dei crediti. Prendere un 30 in un esame da 10 crediti, dunque, ha un peso maggiore rispetto ad un esame da 5 crediti, tanto per fare un esempio. Ma questo la segreteria non lo sa: lo calcola il computer. Domanda 2. Esiste un benefit per chi si laurea in corso? Risposta. Non lo sappiamo. Dovrebbe calcolarlo il computer. Ancora!?! Domanda 3. Quanti punti si possono prendere alla discussione della tesi? Risposta. (Indovinate un po'?) Non lo sappiamo. Si rivolga alla coordinatrice. (La quale, previamente interrogata al riguardo, non sapeva nulla e aveva suggerito di rivolgersi in segreteria). Morale: nessuno sa niente di nulla. E i poveri studenti vengono sballottati da uno sportello all'altro senza ricevere informazioni. Nemmeno le più banali. E' mai possibile? Perché ogni facoltà fa quel cazzo che vuole? Perché certe università prevedono 10 punti per la tesi ed altre solo 5? Perché non ci sono mai spiegazioni chiare e regole precise? Nella mia facoltà è successo questo: chi, come me, ha fatto il 3+2 (illuminata riforma targata Berlinguer) ha pagato mille Euro in più rispetto a chi, a metà percorso, ha fatto il passaggio alla Magistrale. Sul sito, non una parola circa questa disparità. Dedicherò presto un altro post su questa storia. La realtà è che siamo amministrati da cialtroni incompetenti.
al.ba.

martedì 8 giugno 2010

Schiavone di Roma (ladrona)

Non credo di salire sul carro dei vincitori facendo i più sinceri complimenti a Francesca Schiavone per la sua impresa sulla terra rossa del Roland Garros. Brava e genuina. Simpaticamente impacciata al momento della premiazione. Col volto solcato dalla fatica e gli occhi ridenti di chi ha fatto un miracolo sportivo. Quanto è più semplice il mondo del tennis! I colleghi multimilionari del Pallone invece devono stare sempre su chivalà. A Marchisio è scappato un Roma Ladrona di troppo al momento dell'inno nazionale ed è scoppiata la bufera. Punto primo. Chi si accanisce contro un ragazzetto di 21 anni che per gioco dice una battuta (si vedano le risate dei compagni di squadra) o è in mala fede o non capisce nulla. Non scateniamo polemiche per tutto. Anche perché poi, finisce che gli addetti ai lavori non escano mai dai binari del politically correct. Adoro Mourinho perché ha portato una ventata nuova nel modo di parlare. Se per un Roma Ladrona dobbiamo fare il terzo grado a Marchisio, beh, finirà che le sue prossime interviste saranno E' una gara importante ma decide il mister. Punto secondo. A Marchisio suggerirei di evitare storpiature all'inno (non c'è molto senso dell'umorismo da noi). Anche se a me ha fatto proprio ridere.
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